Yacco è un racconto di
fantascienza, per essere precisi
apocalittico.
TRAMA:
Un mondo marcio e malato che si ostina a non cedere.
Una donna coraggiosa che ancora spera di cambiare il futuro.
Una bambina dal destino ineluttabile.
Yacco è l'innocenza della Natura che si rivolta contro l'Uomo, che sarà presto leggenda.
E' solo su
Amazon per approfittare della
lettura gratuita dell'
Unlimited, come già "
Le figlie dell'Arca".
Estratto:
YAKKO guardava la grossa auto che si allontanava.
Quella giovane donna che sembrava tanto simpatica, visto che parlava con un manichino come lei parlava col suo bambolotto, l’aveva lasciata sola.
Yakko aveva capito poco delle frasi che le erano state dette, ma dal tono aveva capito che non la voleva con lei.
Parlava poco di tante lingue e nessuna bene. Non aveva una lingua madre visto che non ne aveva avuta una.
Il tuo nome è Yakko, le era stato detto in una lingua chiamata Giapponese, ma il Giappone non c’era più. Cancellato dalla mappa del mondo come un inutile extra.
Ti ho trovata nella spazzatura, le era stato detto in Inglese, ma l’Inghilterra era sprofondata. Come una barca bucata, era stata risucchiata dal mare.
Ti tengo io per un po’, in Francese. Mi dispiace, in Spagnolo. E Scusa e Arrangiati, in due lingue nordiche di cui non ricordava il nome.
Tutti posti dove la gente non era felice e per questo fuggivano. Così le avevano spiegato.
Sei tanto dolce, ma ho già un figlio, in italiano come quest’ultima che le aveva detto la donna simpatica che le risuonava ancora nella mente: Non posso portarti con me.
Yakko rappresentava un peso per chiunque. Lo sapeva, glielo avevano fatto capire in più d’una occasione. Era solo una bambina, in fondo.
Mentre l’auto diventava sempre più piccola, Yakko si sentiva nuovamente sola.
Chinò il capo e s’accucciò. Strinse il suo bambolotto e sospirò depressa. Aveva girato per giorni in cerca di persone amiche in questa città morta senza trovarne alcuna. Aveva sperato perfino di trovare un animaletto che le tenesse compagnia, ma nulla. La morte e la decadenza erano impresse dai pesanti strati di polvere che ingrigiva ogni cosa.
D’improvviso sentì una brusca frenata e s’alzò di scatto.
La gip s’era fermata.
Il cuore iniziò a batterle veloce. Sì, pensò. Quella donna simpatica aveva cambiato idea.
Corse, corse veloce verso la gip che intanto stava indietreggiando piano.
Correva e sorrideva. Non sono più sola.
*